La marmite è una crema dal colore scuro e dal sapore molto intenso, prodotta con il lievito di scarto utilizzato nel processo di produzione della birra. Viene normalmente consumata spalmata sul pane ed il suo utilizzo è talmente diffuso nel Regno Unito e in Nuova Zelanda da renderla in questi Paesi non solo un alimento assolutamente irrinunciabile, ma anche una vera e propria “istituzione”. Cosa succede quindi quando la più grande azienda neozelandese produttrice di marmite si trova a dover sospendere la produzione per via dei danni provocati da un terremoto? Accade che gradualmente il prodotto scompare dagli scaffali dei supermercati, facendo precipitare tutta la nuova Zelanda in una vera e propria psicosi da “assenza di marmite” e aprendo un nero capitolo di storia soprannominato dai più come “Marmageddon”.
Ma ovviare al problema è possibile, imparando a produrre la marmite direttamente a casa propria.
Ingredienti
1 l di lievito di birra fermentato
sale
1 cipolla tagliata a dadini
2 carote tagliate a dadini
1 rapa tagliata a dadini
Mezzo gambo di sedano a dadini
Procedimento
Fate bollire un litro di lievito di birra a bagnomaria con un po’ di sale ad una temperatura di 30-40° per 10 ore circa.
Cuocete poi la miscela a 50-60 ° C per 2/3 ore.
Filtrate il tutto e lasciate riposare per un paio di giorni. Filtrate nuovamente.
Fate sobbollire la miscela in una padella larga e piatta per qualche ora fino a quando il liquido non si sarà addensato.
Bollite le verdure. Filtrare il liquido e incorporatelo nella marmite.
Fate ridurre il tutto a fuoco lento evitando di bruciare il composto.
La marmite è un prodotto molto nutriente, utilizzato specialmente nell’alimentazione dei bambini.
Attualmente in Nuova Zelanda, a causa di una progressiva indisponibilità del prodotto in commercio, i suoi prezzi sono aumentati vistosamente, tanto da portare questo “oro nero” neozelandese ad avere costi proibitivi, pari a quelli dell’oro vero!