Siccome il blog è una forma di comunicazione molto libera, non vorrei elencare delle norme per il testo, ma piuttosto a parlare del con-testo, di ciò che dà luogo a, o circonda il testo del blog. Così è nata una piccola guida in punti.
Uno – Cos’è. La parola blog nasce da web più log, cioè registro del web. Il log era il diario di bordo del capitano della nave, e in fondo sul web siamo tutti naviganti… Il blog dunque è un diario. E’ un sito che invece di avere le pagine ha dei post, cioè i testi che vengono inseriti dall’autore, ovvero il blogger. I post compaiono in ordine cronologico: quello che vedi più in alto nella pagina è il più recente. Per leggere i post precedenti, li puoi scorrere uno a uno oppure cercare per argomento, tra le categorie (tag) che il blogger indica di solito in una lista a fianco.
Due – Come si posta. Aprire un blog è facile, basta scegliere una piattaforma, registrarsi, scegliere un nome e uno stile (template) e si parte. Tra le piattaforme più comuni troviamo WordPress. Non occorre conoscere l’HTML: i blog offrono una “finestra” per digitare il testo, aggiungere immagini o video, che assomiglia ai comuni editor di testo, tipo Word. Quando hai finito, cliccando su “Pubblica” vedi il tuo nuovo post in prima pagina. Se non ti piace puoi modificarlo.
Tre – L’argomento. Deve essere specifico. Più è specifico più lettori avrà. (Un blog sulla cucina? NO. Un blog sui dolci al cioccolato fondente? SI). Approfitto per fare piazza pulita di un luogo comune che aleggia sul blog: che sia un diario intimo e personale. Ora, a meno che tu non sia un vip o una pornostar, sappi che delle tue riflessioni intime non importerà molto ai lettori. Il blog di successo è impregnato in ogni suo pixel della personalità del blogger che lo scrive, ma tratta -in modo personale- argomenti in cui gli altri possono specchiarsi, trovare informazione, fonti di approfondimento e riflettere su cose mai pensate prima. Personale nel modo, universale nel contenuto. Il blog insomma è l’erede digitale dell’editoriale, e scusate la rima.
Quattro – Le categorie. Un post senza categorie è come l’ago nel pagliaio. Né tu né i tuoi lettori potete ritrovarlo. Risulta essere importante perciò fare una lista di categorie o tag (etichette) o thread (“fili” di argomenti) che tratti nel blog. A ogni post, prima di pubblicarlo, devi attribuire una tag. Così poi potrai ricercare i post per argomento, anche dopo mesi o anni.
Cinque – E ora, scrivere! Come si scrive in un blog? Primo: bisogna saper scrivere, secondo: bisogna saper scrivere per il web. Ma non spaventarti. Le regole sono poche: Ogni post, un titolo efficace. Capace di attirare l’attenzione ma anche pertinente con il testo che scrivi sotto. La prima riga del post è importante e deve andare subito al punto, per due motivi: uno, il lettore di blog va veloce, se non riesci a interessarlo subito, la sua attenzione si rivolgerà ad altro; due, i principali reader e feed RSS, cioè quei sistemi con i quali il lettore sa subito quando hai aggiornato il blog, propongono il titolo e le prime parole del nuovo post. Da qui il lettore giudica se leggere o no il seguito. La brevità è sempre un dono. Non si dovrebbero superare le 10 righe; anche se si va oltre, il linguaggio sia snello ed essenziale. La regola delle 5 W va sempre osservata. E’ una guida sicura anche per i post. Le parole in grassetto, come sempre, aiutano la lettura e mostrano subito i concetti chiave del testo. Le immagini aiutano, a devono essere azzeccate, non invadenti, e meglio ancora se c’è l’alt-text (il fumetto che descrive il contenuto). Tutte le regole di scrittura che trovi sul mio sito sono valide anche per il blog.