I primi ofidi apparvero sulla Terra circa 100-150 milioni di anni fa precisamente nell’era del Cretaceo.Con il lento procedimento della deriva dei continenti si svilupparono generi di serpenti sempre più diversificati ed in grado di sopravvivere negli ambienti più disparati. A volte si sono riconosciuti casi di “Convergenza Evolutiva” ; a questo proposito è davvero interessante esaminare il caso della Morelia Verde e del Boa Smeraldino, praticamente identici, se non per il fatto che il primo abita L’Australia e la Nuova Guinea ed il secondo il Sudamerica.Entrambi i serpenti possiedono un manto verde brillante(perfetto per mimettizzarsi nell’ambiente circostante), con puntini bianchi qua e la e sono prevalentemente arboricoli(proprio perchè abitano le foreste pluviali,ricchissime di arbusti e alberi).Questo caso di “evoluzione analoga” ha destato lo stupore di molti studiosi che hanno tratto conclusioni per le quali si può affermare che “Due serpenti che si trovano di fronte a situazioni ambientali molto simili si evolvono similarmente anche se provenienti da continenti differenti”
I serpenti sono animali a sangue freddo (per cui ricordate sempre di installare una sorta di “sole” nella teca)cioè “eterotermi” questo implica la completa dipendenza da fonti di calore esterne.Gli ofidi riescono ad autoregolarsi termicamente a seconda della temperatura esterna..non a caso un Boa Smeraldino dei tropici riesce con facilità ad ottenere la gradazione corporea adeguata alle sue funzioni poichè vive in ambienti dove la temperatura non subisce grosse variazioni ma rimane sempre stabile.I serpenti che abitano i pendii montani invece devono ibernarsi anche per 5/6 mesi per poi uscire allo scoperto la primavera successiva.Chi invece abita i deserti caldi deve essere in grado di ripararsi da temperature molto elevate; il Crotalo Cerastes ad esempio, possiede colori tendenzialmente chiari, tonalità che respingono l’eccessivo calore e s’insabbia per evitare “insolazioni”..o meglio “colpi di calore”.Nei climi temperati i nostri amici si godono la “tintarella” comodamente appisolati su rocce e terreno con l’intento di trattenere la massima quantità di calore.
Il serpente più grande al mondo è l’Anaconda, al gradino successivo c’è il Pitone Reticolato seguito direttamente dal Pitone Moluro, Pitone di Seba e dal Pitone gigante dell’India e della Birmania che raggiungono i 6 metri di lunghezza. Al contrario il più piccolo serpente esistente sulla terra non supera i 10 cm, si tratta del Leptotyphlos bilineatus.
Apparato scheletrico
Tante volte alcuni curiosi pensano che i serpenti non abbiano uno scheletro data la loro forma “vermiforme”ma in realtà questi animali dispongono di un complessissimo ma allo stesso tempo semplice sistema scheletrico formato da una lunghissima spina dorsale dotata di circa 400 vertebre, negli esemplari più grandi, e da un eccezzionale numero di costole che non essendo unite da nulla nella parte ventrale possono allargarsi per permettere al serpente di deglutire la preda in modo semplice.L’ultima parte della coda è costituita da un gran numero di vertebre caudali.Il cranio ha forme diverse a seconda della specie ma tendenzialmente dispone di mascelle mobili mandibole flessibili che si allargano e si muovono in modo tale che il serpente possa ingoiare una preda anche molto più grossa della sua stessa testa.
Sistema muscolare
A ciascuna vertebra e ad ogni costola è attaccato un muscolo..la struttura muscolare dei serpenti ha davvero dell’incredibile!Solo quando si manipola un serpente ci si rende conto di quanto essa sia forte ed incredibilmente flessibile!Senza un apparato muscolare simile il serpente non riuscirebbe a far leva sul terreno e quindi ad avanzare correttamente nell’ambiente circostante!
Apparato escretore
Molto spesso ci si chiede se i serpenti siano in grado di “fare la pipì”..ebbene la risposta è sì!!Solo che il concetto di urina per ciò che riguarda i serpenti è un po’ diverso in quanto questa viene filtrata dai reni ed espulsa sotto forma di sostanza biancastra che è poi chiamata “acido urico”. Le altre sostanze di scarto vengono espulse dalla cloaca in quanto non digerite dallo stomaco. La digestione per un serpente è sempre un evento abbastanza delicato per cui si consiglia ad ogni neofita di non recare troppo disturbo all’ofide nei 2 giorni successivi al pasto (diversamente il serpente rigurgiterà il cibo).
Pelle
La pelle dei serpenti è formata da squame che sono differenti a seconda delle parti del corpo.Esse garantiscono protezione, sono un ottima difesa contro parassiti e piccole ferite e garantiscono una minore dispersione di liquidi attraverso l’evaporazione.Come già detto qualche riga fa un serpente ha diversi tipi di squame, normalmente queste sono 4: quelle dorsali che possono essere carenate(è il caso della vipera)o lisce(come la maggior parte dei pitoni e boa); le squame ventrali larghe e lisce per garantire la deambulazione e ciascuna disposta in un’unica fila ; le squame della testa che sono tendenzialmente larghe e piatte come nella maggior parte dei colubridi oppure risultano piccole come nei boa o in alcune vipere; le squame subcaudali sono simili alle ventrali anche se possono essere a fila doppia o singola.La colorazione delle squame varia a seconda delle specie. Noi umani, soprattutto con l’andar degli anni, ci preoccupiamo molto della nostra pelle,spendiamo soldi e tempo alla ricerca del cosmetico più efficace contro l’invecchiamento della pelle e le rughe..per i serpenti il problema è inesistente in quanto la loro pelle muta per tutta la loro esistenza(anche se in giovane età questo processo è più frequente) per agevolare la crescita del corpo. Contrariamente a molti sauri che cambiano la loro pelle a sprazzi,i serpenti fanno la muta in una volta sola,inibendo lo strato più esterno della pelle attraverso bagni e sfregamenti contro asperità.(per questa ragione un terrariofilo attento non dovrà mai far mancare all’interno della teca piccole rocce e ciotola dell’acqua!)
Organo della vista
I serpenti non sono dotati di palpebre e la forma della pupilla è un valido indicatore del probabile periodo di caccia.Alcuni serpenti dispongono di pupilla rotonda(come i colubridi) e cacciano di giorno, altri invece possiedono pupille verticali e cacciano di notte(come boidi e pitonidi),altri ancora hanno pupille orizzontali come qualche serpente arboricolo(è il caso del genere Ahetulla)perchè consentono una buona visionne binoculare attraverso i rami.
Organo dell’olfatto
Per analizzare l’odore e quindi la possibile presenza di prede i serpenti hanno sviluppato un organo sensoriale chiamato”Organo di Jacobson”posto in un paio di fossette sul palato nelle quali viene inserita la punta della lingua biforcuta, qui, vengono analizzate le molecole odorose e trasmesse direttamente al cervello; questo è il motivo per cui il serpente estromette continuamente la lingua per esplorare l’ambiente circostante.
Per uccidere le prede le specie velenose colpiscono il malcapitato animale iniettando il veleno così che poi possa morire a poca distanza dal serpente.I costrittori diversamente avvolgono nelle loro spire la vittima fino al soffocamento per poi ingoiarla successivamente.
Riproduzione
La maggioranza dei serpenti si accoppia in primavera .Durante l’accoppiamento i due serpenti si affiancano dolcemente ed il maschio estroflette i due emipeni,di cui solo uno verrà utilizzato per l’occasione mentre la femmina, se ricettiva, solleva la coda.La maggior parte delle specie dei serpenti è Ovipara(Colubridi) infatti dopo il periodo di getazione, il serpente depone le uova in luoghi adatti alla schiusa ,generalmente umidi e riparati. I serpenti Ovovivipari (come vipere e Thamnophis) trattengono nel loro corpo gli embrioni fino al completo sviluppo per poi partorire fino a 100 piccoli, a seconda della taglia e specie della madre, il numero dei piccoli sarà più o meno numeroso.