Risulta essere il dispositivo numero 1 per quel che riguarda la salvaguardia dell’utenza, quando si parla di sicurezza negli impianti elettrici. Non può assolutamente mancare all’interno di nessuna abitazione, non si può nemmeno iniziare a concepire un impianto elettrico senza aver pensato come prima cosa ad installarne uno.
Il dispositivo di cui stiamo parlando è l’Interruttore Differenziale, detto anche Salvavita.
Fece la sua comparsa sul mercato negli anni ’60 e da quel momento iniziò ad acquisire una importanza sempre maggiore, tanto che ad oggi è impensabile la realizzazione di un impianto elettrico di qualsiasi tipologia e complessità senza l’utilizzo di questo componente fondamentale.
L’interruttore differenziale viene utilizzato per la protezione dai contatti diretti e indiretti.
Ma che cosa significa contatti diretti e contatti indiretti?
Bene, senza scendere troppo nello specifico, possiamo dire che il contatto diretto avviene quando una persona tocca un conduttore elettrico che per svariati motivi non è più isolato, non ha più il suo rivestimento isolante. In questo caso il cavo elettrico, se alimentato e non più isolato, scarica verso terra il suo potenziale, attraverso il corpo dell’individuo che accidentalmente dovesse toccarlo.
Quindi in sostanza il contatto diretto avviene quando tocchi “direttamente” un cavo elettrico attraversato da una tensione elettrica!
Il contatto indiretto invece, avviene quando uno o più cavi di alimentazione di un apparecchiatura, per svariati motivi, perdono il loro isolamento e quindi entrano in contatto con una superficie metallica esterna o comunque una qualsiasi parte metallica dell’apparecchiatura estranea al circuito elettrico che la alimenta.
Supponendo, attraverso un esempio estremo, il cavo di alimentazione di una lavatrice che durante il ciclo di centrifuga, a causa delle forti vibrazioni, si stacca accidentalmente e tocca l’involucro esterno dell’elettrodomestico. In questo caso possiamo parlare di contatto indiretto.
Quindi non implica la presenza di una persona fisica, la quale prenderebbe la scossa solo qualora dovesse appoggiarsi o in qualche modo toccare una parte metallica qualsiasi dell’elettrodomestico.
Come potrai comprendere, queste situazioni, quando si verificano, possono essere molto pericolose, possono creare danni fisici alle persone anche molto gravi e in diverse circostanze si rischia anche di perdere la vita.
Ecco perchè è sorta l’esigenza di creare un dispositivo che potesse salvaguardare l’incolumità delle persone, il Salvavita appunto o Interruttore Differenziale.
La parola differenziale deriva dal fatto che questo particolare interruttore lavora appunto sulla differenza di corrente che entra in un circuito.
Per fartela semplice, supponiamo che a monte di un impianto elettrico, nel conduttore di fase, entrano 10A; quello che ci aspettiamo è che in uscita, quindi sul conduttore di neutro, ritornino tutti e 10A che sono entrati. Se la condizione è questa, la differenza tra ciò che è entrato e ciò che è uscito, è pari a zero!
Se la condizione invece non dovesse essere rispettata, cioè se sul neutro invece di avere 10A, avessimo 9A, vuol dire che da qualche parte nell’impianto elettrico, si perde 1A, quindi la differenza non sarebbe più zero, ma 1.
Bene, questo dispositivo, fa proprio questo, verifica istante per istante che tutta la corrente che entra in un circuito, si ritrovi in uscita. Qualora dovesse verificare che, la quantità di corrente che entra nell’impianto elettrico, non è più pari alla quantità di corrente che esce, interviene staccando l’alimentazione.
Con la revisione della norma CEI 64-8/ VI^ , si prende in considerazione proprio l’aspetto dell’aumento della sicurezza nei confronti dei contatti diretti e indiretti.
La recente versione della normativa prevede adesso la protezione obbligatoria tramite differenziale, oltre a tutte quelle aree già previste dalle versioni precendenti, anche in tutte quelle aree dove prima era solo a discrezione di chi reallizava l’impianto elettrico.
Quindi per citarne alcune, su tutti gli apparecchi di aspirazione e le ventole sia dei bagni pubblici che delle abitazioni private, nelle saune, negli ambienti zootecnici, nelle fiere e in tutti quei luoghi e situazioni dove spesso si ricorre a soluzioni temporanee per portare alimentazione nei vari stand, locali ecc… attraverso le cosiddette prese volanti. Nelle soluzioni di riscaldamento elettrico a pavimento e a soffitto (anche se in Italia questo sistema non è molto in uso), nel fotovoltaico, dopo l’inverter dove abbiamo l’uscita in tensione alternata.
Quindi, da quello che si denota dalla stesura della CEI 64-8/ VI^, l’Interruttore Differenziale a tutt’oggi è diventato l’elemento primario e fondamentale nella salvaguardia e protezione della vita umana per quel che concerne la parte elettrica.
Un dispositivo questo, che oltre a non dover assolutamente mancare nelle nostre case, deve dare anche garanzia di totale efficienta e funzionalità, quindi è buona norma effettuare periodici test di funzionamento del dispositivo, con l’ausilio di un vostro elettricista di fiducia, se non avete le conoscenze e l’esperienza necessari.