La capacità del telescopio di focalizzare in modo preciso un’immagine è uno dei fattori centrali di cui i produttori dovrebbero tenere conto nel progetto ottico. I buoni telescopi hanno un punto focale unico e preciso, dove si forma un’immagine netta e di alto contrasto. Riuscire a trovare questo punto mentre si osserva può essere frustrante, se non impossibile, se il dispositivo di messa a fuoco è di scarsa qualità. Queste difficoltà giungono spesso a offuscare la bontà di ottiche superbe. Non acquistate mai un telescopio che abbia un dispositivo di messa a fuoco in plastica e a buon mercato. Se vi accorgete che la vostra mano tremolante, o anche la montatura instabile, introducono vibrazioni indesiderate, potete cercare di eliminarle adottando un motorino di focheggiatura alimentato da una batteria: li si trova anche a basso prezzo.
Per ottenere buoni risultati da un telescopio l’oculare è altrettanto importante della lente obiettiva. Non ha senso disporre di un obiettivo eccellente se questo viene poi sfruttato da un oculare la cui correzione per le aberrazioni delle immagini è inadeguata. Allo stesso modo, non ha senso utilizzare oculari che costano come l’intero tubo ottico e che pesano la metà di esso.
Il campo apparente di un oculare, come spiegato in questa guida sugli oculari per il telescopio, è il campo visuale che esso avrebbe se venisse usato come una lente d’ingrandimento. Il campo visuale di un telescopio è dato dal campo apparente dell’oculare diviso per l’ingrandimento che con quell’oculare si otterrà. Per esempio, un telescopio con una lunghezza focale di 900 mm lavorerà a 36x se usato con un oculare di 25 mm di lunghezza focale. Se il campo apparente dell’oculare è di 52°, il campo visuale del telescopio sarà uguale a 52°/36 = 1°,4.
La scelta di un oculare per una particolare osservazione dipende da cosa si vuole osservare. Per la Luna, i pianeti e le stelle doppie si devono usare i più elevati ingrandimenti che il telescopio può restituire in una data notte, mentre è meglio lavorare a ingrandimenti bassi o intermedi per osservare ammassi stellari e nebulose.
Per un uso generale, lo schema Plòssl, con un campo apparente di 52°, può essere una buona scelta. Per la fotografia digitale ad alti ingrandimenti di stelle binarie, della Luna e dei pianeti, sono buoni gli oculari Orion Expanse di 9 mm e di 6 mm, con un campo apparente di 66° e con lenti posteriori relativamente grandi. Gli oculari Speers-Waler danno un campo apparente spettacolare di 82°, ma costano il doppio degli Orion Expanse: li si trova delle lunghezze focali di 18 mm, 14 mm, 10 mm e 7,5 mm.