Il mercato dell’energia elettrica è stato liberalizzato ormai da tre anni, eppure una fetta consistente di utenti non è ancora soddisfatta dei servizi ricevuti ma non sa orientarsi tra vecchio e nuovo, tra abitudine e novità. Per stabilire quale sia l’offerta più conveniente è il caso di informarsi molto bene, perchè non è detto che i nuovi gestori siano più competitivi dei vecchi, e viceversa.
Orientarsi non è semplice, e allora si può ricorrere all’aiuto di siti specializzati, come quelli delle associazioni che si occupano della tutela dei cittadini e dei consumatori. Altroconsumo, per esempio, mette a disposizione una specifica sezione in cui confrontare le offerte dei vari gestori, con tanto di calcolatore interattivo.
Basta indicare l’importo delle proprie bollette, oppure quali sono gli elettrodomestici più utilizzati e in quali orari: il sistema farà il confronto tra i principali operatori del settore e indicherà l’opzione più vantaggiosa, arrivando anche a fornire una stima approssimativa dei potenziali costi annui.
Sul sito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas c’è anche una sezione apposti, facilmente individuabile dal nome Trova Offerte. Qui si possono trovare le ultime offerte di tutti i gestori, complete di dettagli. Sempre sul sito dell’Autorità per l’energia elettrica si trovano inoltre tutte le informazioni sulla tariffa bioraria stabilita dall’agenzia stessa.
Si tratta in sostanza della suddivisione dei consumi in due fasce: dalle 8:00 alle 19:00 e dopo le 19 + il sabato e la domenica per intero. La prima, indicata sulla bolletta con la sigla F1, è la più costosa, mentre la seconda offre la possibilità di risparmiare ed è indicata con F23.
Fino al mese di dicembre del 2011 la differenza non era significativa, nell’ordine del 10% tra giorno e sera, ma è aumentata negli anni successivi e a quel punto sarà il caso di controllare se passare ad una tariffa bioraria ‘a richiesta’, particolarmente indicata per chi utilizza gli elettrodomestici soltanto la sera e nel fine settimana.
Qualche indicazione per orientarsi nei consumi relativi ai singoli elettrodomestici: televisione, decoder e computer consumano anche da spenti, perchè sono collegati alla rete, e staccandone la spina si risparmia sulla bolletta di circa il 10%.
La lavatrice di categoria A+ ed A++ è più costosa all’inizio ma fa risparmiare oltre il 50% rispetto alle categorie B e C. La lavastoviglie fa risparmiare acqua rispetto al lavaggio a mano, ma è il caso di avviarla solo quando è completamente piena e possibilmente con il programma Eco, altrimenti si sale del 20% di bolletta annua.
L’asciugatrice è uno degli elettrodomestici che consuma di più e quindi bisognerebbe evitare di utilizzarla. Discorso simile per la lavasciuga, il consumo energetico di un ciclo di asciugatura si assesta invece intorno ai 4,5 kWh, per un totale in euro di circa 90 centesimi. In questi casi, se si necessita dell’elettrodomestico, è fondamentale scegliere modelli a pompa di calore, tecnologia che però spesso non si trova sui modelli slim.
Il frigorifero va aperto poco, ad ogni passaggio disperde freddo e consuma energia: inoltre il termostato va settato su valori medi, poichè i livelli alti, peraltro meno utili, fanno aumentare i consumi fino al 15% in più.