Il pangrattato si prepara grattugiando il pane ben raffermo. Il tipo più diffuso è ricavato dal pane di tipo comune, ma esiste anche quello ricavato da grissini o da pane di mais o integrale.
Il pangrattato può essere preparato in casa, con il pane avanzato e lasciato indurire per alcuni giorni, oppure lo si può acquistare già confezionato in sacchetti all’interno di supermercati.
Il pangrattato confezionato si conserva all’interno dei sacchetti che devono essere riposti in dispensa. Tuttavia, una volta aperta la confezione, è consigliabile travasare il pangrattato in vasetti di vetro o di plastica ermetici.
Ugualmente, il pangrattato fatto in casa, deve essere riposto all’interno di contenitori in vetro o in plastica ermetici in modo tale che il pangrattato stesso non si inumidisca. La soluzione migliore, da questo punto di vista, è utilizzare dei sacchetti sottovuoto, in modo da ottenere un livello di conservazione uguale a quello dei prodotti che si comprano.
Risulta essere importante sottolineare che se avanza un pò di pangrattato dopo l’impanatura è meglio non riutilizzarlo o conservarlo in quanto i piccoli rimasugli di uovo ne alterano la conservazione.
Per preparare il pangrattato occorre che il pane sia raffermo. Quindi non bastano 12-24 ore, dopo le quali il pane si asciuga ma non abbastanza per essere grattato. Bisogna fare passare alcuni giorni.
Per tutti questi giorni bisogna fare attenzione a conservare il pane in sacchetti di carta e non in buste di plastica in quanto in queste ultime si forma molto facilmente la muffa.