Questo è il periodo di fioritura del sambuco, un arbusto perenne della famiglia delle caprifoliacee che cresce anche allo stato spontaneo nelle campagne e nelle zone incolte fino a 1200 metri di altezza. Se ne distinguono due varietà: quello nero (Sambucus nigra) e quello rosso (S. racemosa); il primo può raggiungere i 10 metri, mentre il secondo arriva al massimo a 5. Si tratta di piante decidue che in primavera producono delle piccole infiorescenze bianche a forma di stella delicatamente profumate (la prima varietà fiorisce ad aprile, mentre la seconda un mese più tardi). Segue la produzione dei frutti, consistenti in bacche di colore nero violaceo ricche di vitamina C, che giungono a maturazione in autunno.
DOVE COLTIVARLO
Il Sambuco è un arbusto estremamente versatile e resistente, ideale per chi non ha molto tempo da dedicare alla cura delle piante. Questo arbusto si adatta perfettamente anche agli ambienti urbani, dove l’inquinamento atmosferico potrebbe compromettere la crescita di altre specie più delicate.
Per entusiasmare con la sua esuberante fioritura, è consigliabile scegliere una posizione che riceva abbondante luce solare. Il sole diretto infatti favorisce uno sviluppo più vigoroso dei suoi fiori. Nonostante ciò, il Sambuco dimostra un notevole grado di adattabilità, prosperando anche in condizioni di mezz’ombra, sebbene in questi casi le fioriture possano risultare leggermente meno spettacolari.
Il tipo di terreno ideale per la coltivazione del Sambuco dovrebbe essere umido, ma allo stesso tempo ben drenato. È importante che la terra sia soffice e non compacta, per consentire un’adeguata aerazione delle radici e prevenire fenomeni di ristagno idrico che potrebbero causare marciumi radicali. Inoltre, per stimolare una crescita ottimale, il terreno dovrebbe essere arricchito di sostanze azotate, nutrienti essenziali per supportare lo sviluppo sano e vigoroso dell’arbusto. Un suolo fertile non solo contribuirà alla salute della pianta, ma potrà anche influire positivamente sulla qualità e quantità delle sue floride fioriture.
COME COLTIVARLO
Trattandosi di una pianta rustica, il sambuco non è difficile da coltivare anche in giardino, dove è in grado di adattarsi a qualunque tipo di terreno sviluppandosi senza problemi, tanto che alcuni lo considerano una pianta infestante. L’impianto avviene in primavera o in autunno in una posizione molto luminosa se non al sole diretto, per una fioritura più abbondante. Non vi sono problemi nemmeno per quel che riguarda il clima, dal momento che il sambuco tollera sia le basse temperature che il caldo intenso dell’estate. Il substrato ideale è fresco, profondo e dotato di un ottimo drenaggio.
Le annaffiature non sono necessarie nelle zone in cui le piogge sono abbondanti; è opportuno intervenire invece nei periodi più caldi dell’estate, a maggior ragione se le precipitazioni scarseggiano, in modo che il terreno si mantenga umido. La concimazione si effettua in primavera e in estate applicando dello stallatico maturo. Non dimentichiamoci poi di potare la pianta sia in autunno che all’inizio della primavera, accorciando i rami con delle cesoie.
UTILIZZI E PROPRIETÀ
Dai tempi antichi tutte le parti della pianta di sambuco sono utilizzate a scopo fitoterapico. Con i fiori è possibile ottenere un infuso utile nel trattamento delle patologie a carico dell’apparato respiratorio e con proprietà diaforetiche. Le tisane di sambuco si usano inoltre per curare raffreddore, tosse, asma e reumatismi. I frutti maturi hanno invece proprietà lassative e sono buoni per sciroppi, gelatine e marmellate.