Incollare la ceramica rappresenta una soluzione pratica e duratura per ripristinare oggetti danneggiati o creare nuove composizioni artistiche. Che si tratti di un piatto di famiglia preferito, di un vaso ornamentale o di un elegante piatto decorativo, conoscere le tecniche corrette di adesione garantisce non solo un risultato esteticamente gradevole, ma anche una tenuta meccanica che resista al tempo. In questa guida esploreremo i passaggi fondamentali per ottenere saldature solide, illustrando come preparare le superfici, selezionare l’adesivo più adatto, applicarlo con cura e rifinire il pezzo incollato fino ad arrivare a una finitura impeccabile. Anche chi si avvicina per la prima volta al mondo del fai‑da‑te potrà, seguendo questi consigli, controllare tutte le fasi del processo senza difficoltà.
Indice
Materiali necessari
Prima di iniziare il lavoro, è fondamentale disporre di tutti i materiali utili a garantire un incollaggio efficace. Occorre un adesivo specifico per ceramica o un epossidico bicomponente adatto a materiali frammentati e porosi. Sarà altresì utile procurarsi guanti in nitrile per evitare il contatto prolungato con sostanze chimiche, nonché un bastoncino di legno o una spatolina in plastica per miscelare e applicare la colla. Alcuni pezzi richiedono l’uso di morsetti o elastici per mantenere i frammenti in posizione durante la fase di presa. Un panno pulito e alcool isopropilico aiuteranno a rimuovere eventuali residui di sporco o polvere prima dell’incollaggio. Infine, un’area di lavoro protetta da un foglio di plastica o da un giornale vecchio renderà più agevole la pulizia al termine dell’intervento.
Preparazione della superficie
Il segreto di un incollaggio resistente risiede in gran parte nella preparazione accurata delle superfici da unire. Prima di applicare l’adesivo, è necessario eliminare qualsiasi traccia di polvere, grasso o frammenti di ceramica che potrebbero ostacolare la tenuta. Per questo motivo, si passa delicatamente un panno imbevuto di alcool isopropilico sulle due estremità, assicurandosi di rimuovere ogni impurità. Se i bordi presentano scaglie troppo piccole o irregolarità accentuate, si suggerisce di carteggiarli leggermente con carta abrasiva ad alto numero di grana, esercitando una pressione minima per non alterare la geometria del pezzo. Al termine della fase di pulizia, si lascia asciugare la superficie per qualche minuto, in modo che l’alcool evapori completamente, evitando così che il residuo liquido comprometta l’adesione.
Scelta dell’adesivo
Sul mercato sono disponibili diverse tipologie di colle per ceramica, ognuna con peculiarità specifiche. L’adesivo epossidico bicomponente offre una presa molto forte e resistenza a temperature variabili, rendendolo adatto a oggetti destinati al contatto con liquidi o a sopportare carichi. Al contrario, colle cianoacriliche a rapido indurimento possono fare al caso di interventi rapidi, purché i frammenti siano piccoli e l’assemblaggio richieda una forza di tenuta inferiore. In presenza di superfici porose o porcellane pregiate, si consiglia di utilizzare prodotti formulati per ceramica e porcellana, caratterizzati da basse emissioni di odori e da un aspetto trasparente una volta asciutti. Qualora l’oggetto debba sopportare il contatto con alimenti o con acqua calda, è importante verificare sulla confezione che l’adesivo sia certificato per uso alimentare o resistente a temperature elevate.
Applicazione dell’adesivo
Dopo aver miscelato le componenti dell’adesivo epossidico seguendo le proporzioni indicate dal produttore, si passa alla fase di applicazione. Con l’ausilio di un bastoncino di legno o di una spatolina, si preleva una piccola quantità di colla, da stendere uniformemente lungo tutto il bordo di uno dei frammenti. Evitare di eccedere nella quantità per non creare fuoriuscite eccessive una volta uniti i pezzi, ma non trascurare alcuna parte del giunto. Se si lavora con colle in cartuccia, è consigliabile tagliare l’estremità dell’ugello in modo da ottenere un foro di diametro adeguato allo spessore dei frammenti. In seguito, si avvicina il secondo frammento al primo, facendo combaciare i profili con attenzione, per evitare disallineamenti che compromettano la qualità del risultato finale.
Assemblaggio dei pezzi
Una volta che l’adesivo è distribuito in modo omogeneo sui bordi, si procede a unire i frammenti, avendo cura di premere leggermente per favorire l’uscita di eventuali bolle d’aria e ottenere un contatto perfetto. Durante questa fase il tempo a disposizione dipende dalla formulazione: alcune colle bicomponenti offrono un “tempo di apertura” di pochi minuti, mentre altre consentono un margine più ampio. Per mantenere i pezzi nella posizione desiderata fino a che la colla non inizia a indurire, si possono usare morsetti a molla, fasce elastiche o nastri di gomma, senza esercitare una forza eccessiva che potrebbe spostare leggermente i frammenti o causare fenditure. È fondamentale controllare che i bordi aderiscano perfettamente, correggendo subito eventuali piccole imperfezioni prima della presa definitiva.
Asciugatura e tempi di presa
Dopo aver fissato i pezzi, si lascia riposare l’oggetto in un ambiente asciutto e privo di sbalzi termici. I tempi di asciugatura variano da prodotto a prodotto: le colle rapide possono indurire in dieci‑quindici minuti, mentre quelle ad alte prestazioni richiedono alcune ore fino a ventiquattro ore per raggiungere la massima resistenza. Durante questo periodo è importante non spostare o sollecitare il pezzo, per evitare la formazione di fessure o il distacco parziale del giunto. La stanza ideale per l’asciugatura mantiene una temperatura compresa tra venti e venticinque gradi Celsius e un’umidità moderata; condizioni estreme di calore o di freddo possono rallentare o accelerare in modo non uniforme il processo di indurimento.
Finitura e pulizia
Una volta completato il tempo di presa, si rimuovono con attenzione morsetti e fasce e si valutano eventuali sbavature di adesivo rimaste visibili sul bordo. Con l’ausilio di un coltello a lama sottile o di una lima fine, si può asportare l’eccesso di colla, lavorando con delicatezza per non graffiare la ceramica. Se il giunto mostra danni o microfessure, è possibile stendere una piccola quantità di stucco epossidico specifico, modellandolo e livellandolo con uno stuzzicadenti. Terminata la levigatura, si pulisce il bordo con un panno inumidito leggermente di alcool o di solvente consigliato dal produttore, per eliminare ogni traccia di polvere e polimero. Infine, un buon lavaggio con acqua e sapone delicato renderà l’oggetto perfettamente pronto all’uso, senza aloni o macchie di colla.